PELLEGRINI IN TERRA SANTA

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ARTICOLI  DALLA RIVISTA DIOCESANA

 

I bambini di La Creche Scritto da Maria Gabriella Rizzo

la crecheIl giorno della partenza da Betlemme  le nostre guide ci invitano a visitare un Orfanatrofio.
Abbiamo accettato con piacere l’invito e siamo stati accolti in quest’oasi di fede e di amore da Suor Maria la direttrice dell’Orfanatrofio.

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Pellegrini in Terra Santa

Scritto da Giampiero Scarpino

Si è svolto dal 9 al 16 Novembre un pellegrinaggio Diocesano in terra Santa che ha visto coinvolti 100 pellegrini della Diocesi di Lamezia Terme guidati dal Vescovo Monsignor Luigi Antonio Cantafora.Tra i pellegrini diversi sacerdoti della Diocesi che hanno guidato alcuni loro parrocchiani per le bellissime strade di fede e meditazione percorse da Gesù.

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Cammino di grazia, di fede e di speranza
Nel concludere le numerose e ricche riflessioni fatte sui vangeli nel corso delle visite dei luoghi sacri che segnano la vita di Gesù sulla terra, il sacerdote, don Serafino Parisi, biblista di grande e profondo spessore teologico, che ha accompagnato il gruppo dei pellegrini in Terra Santa,

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ARTICOLI DA

PELLEGRINO IN TERRA SANTA

Si pellegrino in Terra Santa, ancora non ci credo, ma l'esperienza tanto attesa l'ho vissuta e come. A poco meno di una settimana dal rientro dopo aver raccontato a tanti amici questa bellissima avventura, sistemato 5000 foto scattate suoi luoghi di Gesù e scritto qualche articolo, mi va di rivedere quei luoghi in una breve riflessione.

Alla domanda che cosa ti ha colpito di più, non posso non rispondere: tutto! E nel rivedere nelle foto quei luoghi, confermo la risposta. Ogni luogo ti invita alla meditazione e alla preghiera. In tutti i luoghi dove Gesù è stato preannunciato, dove è nato, dove è morto e dove è stato seppellito, scorrendo le giornate, i luoghi di Nazareth, Betlemme, Gerusalemme. La Basilica dell'Annunciazione con la sua imponenza ed il suo significato e la casa di Giuseppe mi hanno molto emozionato; la grotta della Natività era veramente ricca di commozione; il Calvario ed il Sepolcro una storia di fede infinita. Io lì con i miei compagni di viaggio,il Vescovo, don Serafino e Padre Cristian a guidarci ed il Signore Gesù con i suoi segni ad emozionarci. In Terra Santa non vivi l'umano ma vivi il Divino, vivi la forza ed il calore del Vangelo, vivi la Storia della Bibbia. In Terra Santa vedi tutto diversamente; anche lo stesso San Pietro non lo vivi con la barca, lo vivi nella barca, nei pianti, nel tradimento, nelle parole dette a Gesù. Il luogo Santo dell'Ascensione ti vede lì, presente, ci sei di sopra! L'orto del Getsemani ci cammini dentro! Il Cenacolo ti appare freddo e lugubre ma tu sai che lì Gesù ha istituito l'Eucarestia, ha cenato con i dodici apostoli, vedi Giuda che scappa da lì per tradirlo. Nel Cenacolo i discepoli si nascondono dopo la morte di Gesù, ma qui sono avvertiti della Resurrezione e Gesù stesso appare a loro. E' tutto bellissimo. La prigione in San Pietro in Gallicano, altro luogo di forte emozione ti accompagna verso la Via Crucis in quella spettacolare via Dolorosa affollatissima di gente di tutte le razze e religioni, affollata di mercanti, di auto, un saliscendi emozionante che ti porta sul Calvario sotto la Croce di Gesù.
Gerusalemme in fondo è una bellissima Babele, sotto molti aspetti affascinante, dal punto di vista della Fede molto toccante, anche se devi convivere con tutte le religioni. Betlemme è dolce nella sua Natività, sereno il campo dei pastori, coinvolgente il luogo della Nascita e caratteristico il luogo della mangiatoia dove i nostri sacerdoti hanno celebrato una delle Messe quotidiane alle 4.30 del mattino. La Basilica della Natività è detenuta dagli Ortodossi, soltanto pochi luoghi dentro di essa sono sotto la Custodia Francescana. Alle quattro entriamo in Basilica accompagnati per le vie di Betlemme dal canto del minareto. L'emozione è alle stelle come è stellato il cielo dove duemila anni fa una stella cometa brillò per annunciare la nascita del Salvatore. Il cuore qui batte forte, lo senti; il canto notturno "Tu scendi dalle stelle" lo fa battere ancora di più! Qui è nata la nostra speranza. Una sosta in meditazione nella grotta di Betlemme ti fa rivedere tutti i luoghi della vita di Gesù. La sua pace ti porta nella pace del lago di Tiberiade un lago Santo che ti fa vivere il divino come i luoghi Santi di Assisi. Il Silenzio e la bellezza ti accolgono; non fai in tempo a svegliarti da un sogno che ti trovi nel luogo delle Beatitudini o del discorso della montagna. Vedi Gesù, i discepoli, il silenzio dei luoghi e la folla che ascolta il Maestro. Poco più in là Cafarnao dove Gesù predicava ai discepoli lungo la riva del lago. Noi lì sul lago a celebrare la Santa Messa con il cuore rivolto alla preghiera e gli occhi allo spettacolo che ti offre il lago santo. Poco distante il luogo della moltiplicazione dei pani e del primato di Pietro. Che fascino, che bellezza, che serenità; una pace che vivi nel pomeriggio sul battello come gli Apostoli, con un Gesù che sembra lì con noi a meditare. Il battello ad un certo punto si ferma in mezzo al lago e tu sei tra la Galilea e la Giordania, nel mare di Galilea, in mezzo alle reti vuote che si fanno piene; vedi Gesù che cammina sulle acque e Pietro che vi affonda dentro. Sullo sfondo Tiberiade che sembra quasi gioire di tanta storia santa. Potrebbe bastare tutto questo ed invece ti ritrovi a rinnovare le promesse matrimoniali in quel di Cana, le promesse Battesimali lungo il fiume Giordano, a vedere estasiato il deserto di Giuda, ti immergi nei quaranta giorni passati nel deserto da Gesù, ammiri lo strapiombo dove il diavolo lo tentò, altro luogo paesaggistico eccezionale. Ti accompagna in questo viaggio la festosità della gente del luogo, i commercianti che ti vendono di tutto, gli ambulanti che ti inseguono fin sopra il pullmann. Qui tutto è straordinario e affascinante. A Gerico i bambini della scuola ci accolgono a braccia aperte, il sicomoro di Zaccheo ci fa vedere Gesù che visita la nostra casa. Il nostro pullman corre per le strade di Gesù con Giacobbe l'autista che ci sorprende per la guida spericolata e per le sue capacità imprenditoriali. Ci guida dovunque dai ristoranti, ai bar, ai negozi; ci vende di tutto DVD e libri sacri anche acqua fresca. Qui sono tutti organizzati per accoglierti ed è tutto coreografico e molto bello. Giacobbe corre con il suo pullman e noi ci ritroviamo sul Monte Tabor fino a ieri solo un sogno. Ora sei lì, un posto divino dove Pietro vide Gesù Trasfigurarsi assieme a Mosè ed Elia. Dalle pagine del Vangelo e dal libretto domenicale si passa ad una bella realtà. La notte e il cielo ricco di stelle ci accompagnano verso Nazareth prima e Betlemme dopo. Siamo arrivati in Terra Santa accolti da Maria sul Monte Carmelo che domina la bellissima Haifa e da Maria nella Basilica dell'Annunciazione di Nazareth. Ripartiamo dopo aver visitato come la Madonna i luoghi di Elisabetta e Zaccaria, del Magnificat e del Benedictus. Un breve commento: "affascinante e commovente nella bellezza dei luoghi ameni e nel significato di Maria e di Elisabetta che qui hanno messo in pratica la volontà di Dio". Ci si avvia all'aeroporto non prima di essere passati da Emmaus per rivivere Gesù che spezza il pane ed è riconosciuto dai discepoli dopo aver scritto la storia dell'umanità e della nostra salvezza. I luoghi di Gesù restano nei nostri cuori oltre che nelle tante foto.
Gesù da Nazareth, a Betlemme, a Gerusalemme, nascituro, bambino, agonizzante e poi risorto, un Gesù che rivediamo con gli occhi lucidi. Ed il miracolo doveva accadere; prima di partire gli organizzatori ci invitano a visitare l'Orfanatrofio della Crèche a pochi passi dal muro di Betlemme. Qui ci accoglie suor Maria e i 50 bambini dell'Orfanatrofio, piccole creature abbandonate, scampate alla guerra e alla fame, lasciate lì anche da mamme disperate per averli concepiti in relazioni extraconiugali a volte sotto violenza e incesti. Vediamo miracolosamente Gesù in tutti questi bambini, lo immaginiamo nelle loro mamme che non sappiamo se sono vive o già trucidate dai loro stessi familiari. E suor Maria e le volontarie ci ispirano la Santità con la loro pazienza e dedizione. Come non dire alla fine "arrivederci Terra Santa" qui si ritorna per rivivere il "Mistero", qui si ritorna per ringraziare il Signore per tutto ciò che ci ha donato.

Giampiero Scarpino

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